sabato 3 dicembre 2011

Amicizie editoriali

Sapete cosa c'è di divertente nel sistema editoriale? Le amicizie. Un po' come nella vita, troppo spesso si chiamano "amici" semplici "conoscenti", si confondono i ruoli e si finisce male. Quando due scrittori sono amici? Quando possono scambiarsi favori ad esempio o quando uno dei due può aiutare l'altro in difficoltà. Mi è capitato spesso di assistere a siparietti a dir poco infantili, in cui due autori si riempivano di complimenti salvo poi pugnalarsi alle spalle alla prima occasione.

Nei miei primi post parlavo di mentalità liceale. Ebbene, mi vedo costretto a ribadire quel concetto. Le cose, purtroppo, sono così anche dal punto di vista dei legami personali. Raramente mi sono imbattuto in una amicizia vera, slegata dal principio dello scambio o della popolarità. Quando un autore è sconosciuto ha bisogno di amici; quando ha raggiunto il successo si limita invece ad accettarle le amicizie. Se vi viene in mente facebook non sbagliate affatto. Uso quel diabolico mezzo per restare in contatto con determinate persone, ma sto pensando seriamente di abbandonarlo.

Nessun esordiente o presunto tale mi ha ancora aggiunto tra i suoi contatti, ma leggere saluti di benvenuto da parte di colleghi sconosciuti ha del ridicolo. Una certa Signora Z mi ha salutato così calorosamente che per un attimo ho pensato davvero di conoscerla. Ho impiegato una giornata a capire che si trattava della Signora Z dell'ufficio stampa Y vista una sola volta insieme all'Autore V nato e morto col suo primo romanzo. Chissà se la Signora Z e l'Autore V sono ancora amici; ricordo che non la smettevano più di farsi i complimenti.

Concludo scusandomi con tutte le persone che aspettano una mia risposta. Il tempo è poco, il lavoro tanto, l'età avanza e ho una vita.

Nessun commento:

Posta un commento