sabato 3 dicembre 2011

Come proporre un manoscritto

Prima di tutto una premessa: non esiste una regola precisa, ma solo piccole accortezze. Di seguito vi dirò come io, e molti altri editor, preferiamo ricevere il materiale. E' chiaro però che bisogna considerare i singoli casi, sarebbe quindi una mossa intelligente consultare il sito degli editori prima di procedere all'invio del proprio manoscritto.

Manoscritto

Nelle case editrici in cui ho lavorato si è sempre preferito ricevere i primi capitoli di un manoscritto. In un paio si richiedeva tutto il romanzo, ma sono casi rarissimi. Cosa si intende per primi capitoli? Tre, quattro, cinque  al massimo. Cercate di capire da soli quando fermarmi. E cercate anche di non esordire con prologhi assurdi o con capitoli noiosi. Noia equivale a bocciatura, almeno in questa prima fase di valutazione. Piccoli consigli: ogni pagina, o cartella, dovrebbe contenere 1800 caratteri, rientri ad ogni paragrafo e una impaginazione decente. Cosa si intende per decente? Numero di pagine, intestazione (titolo del romanzo, nome dell'autore) e via dicendo. Se volete, prendete un romanzo a caso - presumo che ne abbiate almeno uno - e copiate la sua paragrafazione. Vi e mi risparmierete molte rotture di scatole.

Sinossi

Alcuni confondono la sinossi con la lettera di presentazione, di cui parlerò subito dopo. Nella sinossi, che non dovrebbe essere più lunga di una, due pagine, va riassunta la storia del romanzo. Pochi preamboli, solo la storia. Se poi volete riportarla in modo enfatico, come un capitolo del vostro manoscritto, poco importa. Deve però catturare l'attenzione dell'editor.

Lettera di Presentazione

La lettera di presentazione presenta, per l'appunto, il manoscritto. Il manoscritto, capito? E non l'autore. Non sapete quante volte mi sono ritrovato a leggere lettere di presentazione in cui Mister Y elogiava la sua bravura o l'originalità della sua storia. Ma di mostrare dove la storia brillasse per originalità non se ne parlava neppure. In modo schematico: nella prima pagina spiegate perché pensate che l'editore dovrebbe pubblicarvi, cercate di citare la collana che preferite e dimostrate di aver letto almeno un romanzo di quell'editore. Sarà una stronzata, ma a me piace essere lusingato. Tanto più se chi mi lusinga usa tante, belle, eleganti parole. E uno stile interessante. Nella seconda pagina inserite una vostra piccola biografia - e per piccola intendo dalle tre alle quattro righe -, le vostre esperienze professionali e i vostri recapiti - consiglio il solo numero di cellulare, email e indirizzo.

Tutto molto semplice, non è vero? Online se ne trovano a centinaia di spiegazioni simili. Perché allora nessuno le segue mai alla lettera? Perché mi ritrovo sempre a leggere roba oscena?

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